Come costruire un vulcano che erutta in cartapesta: un esperimento passo passo da riproporre a casa o a scuola
Se hai a che fare con l’educazione o fai scuola con un bambino o una bambina non puoi non studiare con loro le eruzioni e poi magari capire come costruire un vulcano insieme.
“Perché?”, ti chiederai. Perché i vulcani sono un fenomeno naturale estremamente affascinante. Le eruzioni vulcaniche nella storia portano con sé racconti magari terribili, ma allo stesso tempo incuriosiscono tantissimo sia i grandi che i piccoli.
Si da il caso poi che in Italia abbiamo l’Etna, che è uno dei più grandi vulcani attivi al mondo, e che questo Dio della Natura vada a mio parere celebrato come si deve. Puoi pensare di celebrarlo a scuola con i tuoi alunni, ma anche a casa con i tuoi figli se vuoi proporre qualcosa di nuovo o se hai scelto l’educazione parentale. In entrambi i casi, questo articolo ti potrà venire certamente in aiuto.
Noi a scuola di vulcani abbiamo parlato parecchio e ne è venuta fuori un’unità di apprendimento stimolante e ricca di attività di didattica attiva di cui ho parlato nel dettaglio qui.
Se vuoi sapere come costruire un vulcano in cartapesta come quelli che abbiamo fatto noi, ora ti descrivo bene bene tutti i passaggi.
Che cosa ti serve per costruire un vulcano in cartapesta?
Noi per costruire i vulcani abbiamo utilizzato praticamente solo materiale di recupero e un po’ di cancelleria.
In particolare ci è servito:
- una base per il vulcano, va benissimo un pezzo di cartone spesso ritagliato da uno scatolone
- un bicchiere di plastica, di carta o una bottiglia tagliata
- carta di giornale
- carta igienica
- colla vinilica
- nastro adesivo
- colori a tempera e pennelli
- decorazioni naturali raccolte al fiume per abbellire il diorama: sassi, legnetti, foglie ecc…
- colla a caldo per incollare gli elementi più pesanti.
Come preparare la base per costruire un vulcano
Per prima cosa, devi appallottolare dei fogli di giornale che incollerai alla base di cartone utilizzando del nastro adesivo, parecchio nastro adesivo.
Potrai incollare il giornale appallottolato dando la forma che vuoi al vulcano. Noi a scuola ne avevamo uno alto e stretto, uno largo e basso, alcuni storti, dritti, panciuti o sbilenchi. Dai sfogo alla fantasia e tutto sarà più divertente!
Ricorda di creare una specie di buco sulla parte più alta del vulcano che diventerà il suo cratere. In questo buco incastra il bicchiere (o una bottiglia di plastica tagliata) e fissalo con un po’ di nastro adesivo.
Dopodiché, come insegna anche il re degli attacchi d’arte Giovanni Muciaccia, prepariamo in un recipiente una miscela molto liquida che sarà composta da una metà d’acqua e una metà di colla vinilica. Poi, prepariamo delle strisce di carta di giornale. Infine, immergiamo una strisciolina alla volta nel composto di colla ed acqua e posiamole una alla volta sul nostro vulcano fino a che non sarà completamente ricoperto di giornale.
Sopra il giornale, consiglio di mettere anche qualche strato di carta igienica aiutandoci a farla aderire bene con un pennello.
Una volta asciutto in questo modo infatti il vulcano sarà molto duro e bianco: perfetto per essere dipinto a piacere!
Come ultimo passaggio, puoi incollare con la colla a caldo tutti gli elementi naturali che hai trovato. Vedrai che bastoncini, muschio, pietre e sassi renderanno il tuo plastico molto realistico.
Ingredienti ed procedimento per ottenere un vulcano che erutta
A mio parere, il modo più efficace, economico e di grande effetto per far eruttare veramente il nostro vulcano di cartapesta è quello di mescolare bicarbonato e aceto. Questi due ingredienti infatti se vengono mischiati assieme producono una reazione chimica. Se si aggiunge anche del sapone per i piatti, la reazione sarà ancora più evidente. Il composto così infatti diventerà ancora più schiumoso e sembrerà un’ eruzione a tutti gli effetti.
Quindi, ricapitoliamo: metti nel cratere un bel cucchiaio di bicarbonato e un po’ di sapone per i piatti. Infine aggiungi un po’ di aceto e goditi l’eruzione! Noi a scuola abbiamo aggiunto anche della tempera rossa per ricreare il colore della lava. Un’alternativa alla tempera potrebbe essere del colorante alimentare.
Che cosa ne pensi di questa attività sui vulcani? Raccontami qui sotto la tua esperienza, scrivimi le tue idee e cosa hai combinato se hai deciso di seguire i miei consigli.
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