Mi chiamo Irene, vivo in provincia di Padova. Amo la campagna, le lunghe passeggiate, i gatti, le montagne, nuotare sul fondo del mare, gli albi illustrati, scrivere. Acquisto libri come fossero caramelle.
Da che io mi ricordi ho sempre voluto lavorare nell’ambito dell’educazione. Ciò mi ha portata ad appassionarmi alle materie pedagogiche. Ho studiato in Italia e all’estero, ho viaggiato molto (e non ho ancora finito di farlo) e in ogni luogo in cui sono andata ho cercato di esplorare qualche scuola.
Di professione faccio la maestra, sono approdata nel mondo della scuola nel 2014.
Negli anni, il mio interesse si è sempre più circoscritto attorno all’ambito pedagogico, con particolare interesse per l’attivismo pedagogico. Quindi è nato in me il bisogno di accedere a strumenti in più per poter comprendere me stessa, da dove vengo e cosa il mio passato mi ha lasciato dentro, i bambini con cui cresco ogni giorno e le famiglie con cui mi confronto. Ho studiato tanto, poi mi sono rimboccata le maniche e mi sono iscritta nuovamente all’università.
Per me la scuola è un faro che illumina la riva del mare dando segnali di speranza a chi naviga. Mamme e papà si fanno paguri sul bagnasciuga, prendono boccate d’aria dopo lunghe nuotate nel mare dell’educazione. Le maestre si fanno scoglio per riparare dalle tempeste. I bambini si fanno granelli di sabbia per muoversi a ritmo di brezza. Tutti possono sentirsi meno soli, per poi riprendere a nuotare rigenerati.