Come leggere la pagella scuola primaria

Come leggere la pagella: la valutazione alla scuola primaria

Se hai un figlio o una figlia che va alla scuola primaria, una domanda che in questi giorni ti potrebbe frullare per la testa è come leggere la pagella che arriverà a momenti.

Infatti, il primo quadrimestre si è appena concluso e a scuola è tempo di schede di valutazione.

Come forse saprai, alla scuola primaria non esistono più i voti dal 2021. Sono infatti stati sostituiti da dei giudizi descrittivi del livello di competenza di alunni e alunne. Nella prima parte di questo articolo ti spiego nel dettaglio che cosa è cambiato.

Nella seconda parte invece ti parlo del valore della valutazione. Lì troverai delle riflessioni che possono esserti utili per guardare alla pagella in modo costruttivo.

Come sono i voti in pagella alle elementari?

bambini che scrivono nuovi voti scuola primarira

Anche tu, come me, sei cresciuto a pane e pagelle con voti tipo “sufficiente, discreto” prima e “6 e mezzo, 8+, dal 7 all’8 poi”? Potresti trovare utile ciò che ti spiego qui di seguito sulle nuove pagelle della scuola primaria. Come leggere la pagella alla luce di questi cambiamenti?

Dall’anno scolastico 2021-2022, i voti non esistono più. La valutazione numerica è stata infatti sostituita da una modalità di valutazione basata su giudizi descrittivi. Il livello di competenza raggiunto da ciascun alunno o alunna nelle materie è definito da delle frasi e non più da numeri.

Per ogni disciplina il corpo insegnanti individua uno o più obiettivi che ci si aspetta che alunne e alunni raggiungano entro la fine dell’anno. Per ogni obiettivo viene definito un livello di competenza, vale a dire a che punto del percorso in quel momento dell’anno si trova l’alunno o l’alunna in questione.

Che cosa ci dice il Ministero dell’Istruzione su come leggere la pagella

Il Ministero dell’Istruzione descrive così i livelli:

 • Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
• Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
• Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
• In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.
Lo scopo fondamentale è quello di tenere molto più conto del percorso formativo e dell’evoluzione degli studenti. Prove di valutazione tradizionali e i prodotti dovrebbero avere certamente un’importanza se non secondaria, a pari merito con il percorso.

Come leggere la pagella: cosa significa valutare?

Voti scuola pubblica
Io e il francese siamo in una relazione stabile e duratura dal 2001 con una crisi durata giusto giusto gli anni del liceo

È vero che ormai da due anni scolastici alla scuola primaria, non esistono più i voti. La valutazione invece c’è ancora però. Il Ministero dell’istruzione e gli insegnanti hanno cercato di trovare un modo di valutare i progressi degli alunni che tenga maggiormente conto del percorso. Ecco quindi spuntare i livelli di competenza, aspetto che fa riflettere su come leggere la pagella.

Valutare infatti, a scuola, significa dare valore.

Significa riconoscere le abilità, le capacità, le doti e i talenti di una persona.

Significa porre l’attenzione su ciò che un alunno o un’alunna sa fare, su ciò che ha imparato, sul percorso fatto fino a lì.

Una pagella non basta a fare tutto ciò, penso che su questo siamo tutti e tutte d’accordo! La scheda di valutazione è come una foto del percorso: un’istantanea che fotografa quel momento.

Il bambino che abbiamo davanti è invece in evoluzione e in continuo cambiamento. E’ qui che noi adulti dobbiamo stare, su chi abbiamo davanti, in ascolto sincero e osservazione libera da pregiudizi. Non lasciamo che le nostre aspettative diventino un ostacolo!

Bambine e bambini dentro hanno tutto ciò che serve loro per raggiungere tutti i traguardi che vuovogliono le, a volte con noi, a volte nonostante noi.

Ogni volta che un a adulto dice “se va bene la pagella allora ti faccio un regalo” una maestra muore

Frasi tipo “se va bene la pagella, poi mi comprano un regalo” oppure “la pagella non è andata bene; quindi, mi hanno fatto saltare calcio” (le stesse frasi con cui molti di noi sono cresciuti) trasmettono invece l’idea che ci sia gara e un traguardo da raggiungere. Il mio articolo Punizioni bambini: non ci sono “pro”, “contro” e conseguenze invece sì potrebbe esserti utile per capire quali sono i danni a breve e lungo termine di un’educazione basata su ricatti e punizioni.

Il traguardo sulle prestazioni scolastiche non c’è, non esiste, lo mettiamo noi adulti sulla base di ciò che vogliamo che quel bambino sia o diventi. È importante invece che gli adulti di riferimento, genitori, nonni o insegnanti che siano, imparino a dare importanza al percorso e all’evoluzione positiva delle competenze e non solo ai buoni risultati.

Come vivete la lettura della pagella nella tua famiglia? Scrivimelo nei commenti per continuare le riflessioni insieme.

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