Aspetti e considerazioni da tenere presenti per fare una scelta più consapevole in merito all’iscrizione alla scuola primaria
In ogni famiglia con figli in età scolare al seguito giunge il momento dell’iscrizione alla scuola elementare. Ma come scegliere la scuola primaria giusta (ma anche dell’infanzia) per questo pargolo che “solo ieri mi ciucciava il latte dalla tetta ed oggi invece guardalo qui come cerca di leggere tutte le scritte che trova in giro”?
Come insegnante, di open day e riunioni con i genitori di futuri alunni ne ho fatti molti. Nei miei anni di lavoro ho raccolto le idee su quali sono le cose che un genitore a mio parere farebbe bene a chiedere alle insegnanti quanto c’è di mezzo un passaggio da un ordine di scuola ad un altro. Che sia una nuova iscrizione alla scuola dell’infanzia o il passaggio dall’infanzia alla primaria, ci sono alcuni aspetti che secondo me è bene approfondire per tempo.
Te ne elenco qui alcuni, ho la speranza che ti possano aiutare a scegliere la scuola migliore per le tue esigenze famigliari.
Iscrizione scuola primaria, piccolo reminder: la scuola perfetta non esiste!
Ciao
Sono Irene Cavicchioli e mi occupo di educazione rispettosa facendo la maestra alla scuola primaria.
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La scuola perfetta in assoluto non esiste! Sicuramente però ne esiste una che può rispondere meglio alle esigenze della tua famiglia.
Ci sono scuole che fanno lezione solo la mattina. Ci sono scuole a tempo pieno che invece rimangono aperte fino alle 16 con il servizio mensa integrato.
Troverai scuole che offrono anche doposcuola più o meno flessibili per quelle famiglie che hanno bisogno di sapere che i loro figli sono seguiti da personale competente per più ore al giorno.
Esistono scuole che offrono anche l’entrata anticipata.
Mappa il territorio e informati su che cosa offre! A volte può valere la pena fare qualche chilometro in più o riorganizzare gli impegni famigliari per iscrivere i propri bambini e le proprie bambine ad una scuola che offra un progetto educativo in linea con i bisogni della famiglia. Di alcuni problemi che potresti avere con le insegnanti scegliendo una scuola a caso ne ho scritto qui.
La scuola (statale) che vorrei sarebbe aperta ogni giorno, per tutti i giorni dell’anno. Con letti per chi ci vuole passare la notte e cucine dove prepararsi insieme la colazione. Con laboratori ovunque e un bel giardino con un laghetto e una fattoria. Per questa scuola del futuro mi sa che dobbiamo aspettare ancora qualche tempo!
Come scegliere la scuola primaria giusta: una scuola non può essere improvvisata
Statale, paritaria, montessoriana, steineriana, parentale, democratica…chi più ne ha, più ne metta!
Molte sono le scuole che aprono in questo periodo storico e che si pongono come alternative alla scuola statale.
Che sia nel bosco o al mare o in collina, una scuola però non può essere improvvisata.
La scuola migliore è quella che rispetta i bisogni dei bambini e delle bambine che ci vanno ogni giorno. Quella che ha insegnanti preparati, in continuo aggiornamento che conoscono i principi evolutivi che stanno alla base della crescita dell’infanzia.
Ogni scuola la fanno le persone che ci lavorano dentro! Sembra una cosa vecchia, già sentita, però si avvicina molto alla realtà.
Informati su quanto vengono coinvolti i genitori nelle scelte educative. Certo, ognuno ha il proprio ruolo. E’ importante però che le scelte fatte dalla scuola siano condivise il più possibile con i genitori. L’educazione nell’infanzia è infatti tanto più efficace quanto più c’è coerenza tra tutti gli adulti che se ne occupano.
Chiedi quanto spazio viene dato ai colloqui scuola-famiglia e quali sono le occasioni per coinvolgere i genitori nelle attività scolastiche. Puoi così orientarti su come quella scuola contribuisce a costruire una comunità educante che coinvolga tutti gli attori che gravitano attorno ad un bambino o ad una bambina.
Puoi chiedere quali sono le attività didattiche progettate per l’anno in corso: ogni programmazione nelle varie classi è o dovrebbe essere a sé. Non può quindi essere replicata di pari passo ogni anno perché ogni classe è diversa e le sfide cambiano di annata in annata. Chiedendo che cosa è stato fatto fino a quel momento puoi però farti un’idea se la linea educativa della scuola può fare al caso tuo. Per esempio, ci sono scuole che propongono laboratori di teatro e di orto e lezioni all’aperto ed altre che lavorano in aula all’interno e che non usano il giardino.
La scuola non la fanno i materiali e gli arredi di per sé, ma la scelta della loro disposizione dice molto
La qualità dell’insegnamento non dipende (solo) dal tipo di materiale che viene utilizzato.
Non è detto che perché uso le lettere smerigliate Montessoriane allora io porti avanti ideali educativi che tutelano e promuovono la libertà del bambino. Nemmeno gli arcobaleni Waldorf di per sé sono garanzia di scuole da sogno!
Allo stesso modo, in scuole con ancora i fori per l’inchiostro sui banchi e le lavagne di ardesia non significa che non troverò professioniste preparate su un’educazione rispettosa e aggiornata.
Loris Malaguzzi, dal cui pensiero hanno preso forma le scuole e i nidi d’infanzia fiore all’occhiello di Reggio Emilia, diceva che “l’ambiente è il terzo educatore” mettendo in luce quanto la qualità degli spazi vada di pari passo alla qualità dell’apprendimento. Quando entri in un’aula di una scuola, guardati attorno per capire meglio come scegliere la scuola primaria giusta!
Ci sono giocattoli? Di che materiale sono fatti? Dove vengono riposti? I bambini hanno bisogno di ordine e le ceste o le scatole piene di giocattoli buttati lì alla rinfusa non rispondono a questo loro bisogno.
Come sono disposti i banchi e gli arredi? Ti trovi in un aula con spazi ampi ed angoli ben definiti? O assomiglia più ad una casermetta con i banchi disposti a scacchiera con distanze misurate al centimetro?
Che cosa c’è al centro dell’attenzione di chi entra? La cattedra? Lo schermo multimediale? I banchi degli alunni? Uno spazio libero dove muoversi e creare in libertà?
E’ possibile che ciò che è al centro dell’aula ripecchi ciò che si trova al centro dell’attenzione educativa degli adulti che lavorano in quella scuola.
Ricorda che puoi chiedere alle insegnanti quali sono le scelte metodologiche che stanno alla base anche della disposizione dei banchi così da avere più informazioni per scegliere la scuola primaria giusta.
Ti posso assicurare che capirai subito se l’insegnante di fronte a te ha una risposta alla tua domanda: non pensare di essere impertinente! Molte insegnanti in realtà non vedono l’ora di spiegare il perché delle proprie scelte metodologiche che partono anche e soprattutto dalla costruzione dell’ambiente di apprendimento.
Il valore del tempo all’aria aperta, dell’utilizzo della tecnologia, dei prodotti
I bambini e le bambine della scuola possono passare del tempo all’aria aperta? Informati su quanto tempo passino le classi fuori. Se possono correre e giocare a merenda, se siano previste durante l’anno delle attività all’aria aperta. Chiedi quanto sono liberi gli alunni e le alunne di muoversi liberamente durante le attività in aula. Il freddo, spoiler, non fa ammalare: tenere bambini e bambine sedute cinque ore senza potersi muovere, sì.
Per quanto mi riguarda, informati bene sull’utilizzo delle scuola che propongono tablet, schermi touch e computer come parte fondante della didattica quotidiana. Informati ancora meglio a riguardo se si tratta di classi di bambini più piccoli, direi dagli 8-9 anni in giù.
Del rapporto dannoso e dei consigli dell’OMS sull’utilizzo della tecnologia con i bambini ne ho parlato bene in questo articolo che ti consiglio di leggere se vuoi approfondire l’argomento. Attenzione, la tecnologia non è da demonizzare ovviamente. Credo profondamente che la scuola debba fare la sua nell’educare all’utilizzo del digitale con consapevolezza e pensiero critico al passo con i tempi.
La scuola in quanto istituzione non può esimersi dall’essere aggiornata anche su questi temi. Lo scopo è tutelare bambine e bambini, ma anche fare divulgazione corretta utilizzando gli strumenti digitali senza che sostituiscano materiali didattici apparentemente più tradizionali, ma efficaci e senza effetti collaterali.
A mio parere, diffida dalle scuole che sembrano delle fabbriche di lavoretti e che puntano solo sulle prove di valutazione!
Cerca ambienti che promuovano una valutazione degli apprendimenti di alunne e alunni che si basi sull’evoluzione delle loro abilità e competenze sviluppate nel tempo: di questo ne parla spesso anche il pedagogista Daniele Novara. Proporre prove standardizzate e lavoretti identici è per definizione in contrasto con avere a che fare con bambini e bambine completamente diversi l’uno dall’altro!
Insomma… sì agli ambienti scolastici che promuovono la collaborazione e il superamento dei propri limiti personali valutando i percorsi individuali di ciascuno; no a quelle che promuovono la competizione anche attraverso l’incessante valutazione di performance e prodotti standardizzati!
Come scegliere la scuola primaria giusta: vai agli open day
Sei andato agli open day delle scuole che ti interessano? Spero di sì perché queste sono le occasioni giuste in cui fare le domande che hai letto qui sopra o chiarire tutti i tuoi dubbi riguardo all’iscrizione alla scuola primaria o dell’infanzia.
Se non sei riuscito a partecipare, non importa! Puoi sempre chiamare a scuola e chiedere di parlare con le insegnanti che si occupano della continuità tra i vari ordini di scuola. Puoi provare a chiedere un colloquio con loro: difficilmente ti diranno di no! E’ molto probabile invece che trovino dieci minuti per mostrarti la scuola e rispondere alle tue domande in un momento libero.
Buona fortuna per questa nuova iscrizione e per il nuovo percorso che la tua famiglia sta per intraprendere!
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