Nell’estate del 2019 sono partita per un mese alla volta dell’India: ci sono andata per visitare alcune scuole alternative a quelle statali, come quella di Alice project.
Scuole non tradizionali, fondate da visionari dell’educazione capaci di mettere in piedi progetti pedagogici di qualità altissima con risposte concrete alle necessità sociali a cui ci spinge la società di oggi.
Scuole che mettono bambini e bambine al centro dei processi di apprendimento nel rispetto dei loro tempi naturali di crescita.
Sarà che l’ultima volta che ho preso un aereo mi sembra risalga ad un secolo fa.
Sarà che l’India per me è stata un’esperienza talmente intensa che se chiudo gli occhi ne vedo ogni dettaglio, ne respiro ogni profumo, ne gusto ogni contraddizione.
Fatto sta che mi è venuta voglia di riprendere in mano i miei appunti e i miei studi sulle scuole che ho visto lì e di scriverci su. Inizio quindi parlandoti di Alice Project.
Progetto Alice: dove si trova
Il Progetto Alice si occupa della gestione di alcune scuole in India.
Una di queste è quella dove sono stata io che si trova a Sarnath, vicino a Varanasi nella regione dell’Uttar Pradesh nell’India nord.
La scelta di questo luogo per fondare la prima scuola indiana del Progetto Alice non è certo un caso: Sarnath, patrimonio UNESCO, è considerata la culla del Buddhismo. Proprio qui infatti si dice che Buddha fece la sua prima predicazione. Non da meno Varanasi, che dista una decina di km dalla scuola, è la città sacra per l’Induismo, una sorta di Città del Vaticano per i cattolici o di La Mecca per gli islamici.
Se sei stato in India o in Asia in generale sai di che cosa sto parlando. In luoghi come questo si respira un’energia particolare. L’aria è impregnata di spiritualità che io francamente in poche altre occasioni sono riuscita a riconoscere e vivere. Non occorre essere buddhisti o induisti o altro, certi luoghi ti toccano il cuore e ti risvegliano l’anima ed è impossibile non venirne conquistati.
In questo particolare contesto, sorge la prima affascinante scuola interculturale ed interreligiosa di Alice Poject.
La storia di Alice project Universal School di Sarnath
Alice Project nasce nel settembre del 1994 dalle intuizioni di un insegnante italiano, Valentino Giacomin in collaborazione con Luigina De Biasi. Entrambi arrivavano da più di dieci anni di ricerca educativa nella scuola pubblica italiana: lo scopo era quello di definire metodi e contenuti di un nuovo paradigma educativo che potesse sostenere gli studenti nella gestione di alcuni problemi sociali della società del nostro tempo.
Da questo nacque quindi il Progetto che si propone come una realtà educativa multireligiosa e multiculturale. In poche parole, ogni religione è contemplata all’interno della scuola. Aggirandosi per i verdissimi giardini della struttura, si possono ascoltare preghiere in molte lingue e si può sentire intonare canti di molte religioni.
Lo scopo? Quello di fornire a bambini e bambine un’educazione sostenibile grazie ad una cultura di pace e all’allenamento quotidiano alla consapevolezza grazie alla meditazione.
Non solo a bambini e bambine, ma anche a ragazze e ragazzi visto che la scuola offre un ciclo di studi che va dalla scuola dell’infanzia all’università.
Ma quindi, come si fa lezione nelle scuole del Progetto Alice?
Nei miei giorni alla scuola di Sarnath, ho potuto constatare con i miei occhi che meditazione attraverso l’unione di corpo e mente sono parte integrante delle lezioni.
Ad esercizi e lezioni di inglese, si alternano esercizi di consapevolezza corporea e di meditazione, anche a bambini di 3-4-5 anni. Tra un’attività di scrittura ed una di lettura vengono proposti momenti in cui ci si concentra sul proprio respiro. Attraverso semplici e brevi pratiche guidate, si viene riportati ad “qui ed ora”. Si fanno esercizi di visualizzazioni ogni ora allo scopo di chiarire la propria mente ed essere più allenati a risolvere problemi.
Vengono raccontate storie che educano al rispetto della natura e degli animali. Si pensa positivo e si insegna a farlo con l’esempio e i gesti concreti. Ci si chiede sempre quali sono le proprie emozioni e si insegna che accettarle tutte è importante. Ci si saluta sempre con sorrisi accoglienti e sguardi rassicuranti.
E se tutto ciò vi sembra impossibile… vi posso assicurare invece che funziona che è una meraviglia!
Hai domande sulla scuola di Alice Project? Scrivimi pure, sarò felice di risponderti! Non dimenticarti di seguirmi su Instagram per rimanere aggiornatə sui prossimi articoli che scriverò sulle altre scuole che ho visitato in India.