come iniziare una lezione in classe irene cavicchioli

Come iniziare una lezione in classe: esempi e tecniche

Come iniziare una lezione in classe in modo efficace catturando da subito l’attenzione degli alunni e delle alunne? Ecco alcuni esempi e tecniche che ti permettono di stimolare la loro curiosità in modo efficace e rispettoso

Quando si progetta un percorso per presentare un nuovo argomento a scuola, ci si concentra anche su come iniziare la lezione in classe in modo tale che sia efficace per chi ci ascolta.

Troverai qui degli esempi e delle tecniche che puoi utilizzare con i tuoi studenti, siano essi alla scuola dell’infanzia o alle superiori.

Cose importanti da tenere in considerazione quando si progetta una lezione

bambina che si annoia a scuola

Se stiamo preparando un percorso didattico per bambini e bambine, è fondamentale tenere in considerazione prima di tutto i tempi di attenzione specifici di ogni età. Questo ci permetterà di organizzare attività didattiche ed educative rispettose ed adeguate allo sviluppo naturale di chi abbiamo davanti.

Infatti, ad esempio, un bambino di 6-7 anni ha un tempo di attenzione fisiologico di circa 15 minuti, dopodiché inizia a distrarsi. Un ragazzo di 15-16 anni invece è in grado di prestare attenzione sostenuta per circa 30-45 minuti.

Se i nostri alunni sono stati sovraesposti agli schermi ed alle tecnologie, un’eredità che in questo momento storico ci è stata lasciata dai lockdown, allora questi tempi si accorciano ulteriormente.

Dunque, a meno che tu non decida di tentare uno scacco matto contro la fisiologia proponendo attività la cui lunghezza rispecchi le tue esigenze e non quelle dei tuoi allievi, ti consiglio di tenere sempre in considerazione questi dati. Inserisco qui una tabella riassuntiva prêt-à-porter utile se ti occupi di prima infanzia.

tempi medi di attenzione dei bambini scuola infanzia per iniziare una lezione

Credo che ognuno di noi possa dedurre anche solo da questi dati quanto ormai si possa considerare superato il modello della tipica lezione frontale. Quelle lezioni a cui tuttə abbiamo assistito almeno una volta nella vita. Quelle dove c’è qualcuno che spiega magari per 60 minuti ininterrotti e qualcuno che ascolta. O dorme. O cerca di sopravvivere alla noia, chi lo sa.

Se noi insegnanti della scuola primaria scegliamo di proporre esperienze di breve durata alternando diversi argomenti di discussione e pause frequenti, subito ci accorgiamo che la classe si attiva. E più la classe si attiva, più il livello di attenzione si alza.

A questo proposito, il momento iniziale di una lezione è fondamentale per agganciare la curiosità degli alunni fin da subito. Vediamo quindi quali tecniche possono venirci in aiuto.

Come e perché iniziare una lezione in classe attraverso l’attivazione delle preconoscenze

bambina che spiega in classe

Quando ci si approccia ad un nuovo argomento, la strategia più efficace è quella di iniziare dalle preconoscenze degli allievi. Infatti così in breve ci accorgeremo che un “argomento nuovo”, davvero nuovo non lo è quasi mai.

E per fortuna, dico io! I momenti in cui bambini e bambine anticipano i contenuti raccontando informazioni che sono già in loro possesso sono risorse fondamentali per la classe.

Le conoscenze che i bambini possiedono già vanno attivate poiché è proprio a quelle che si andranno ad agganciare le conoscenze nuove. In questo modo si promuove anche il senso di autoefficacia, cioè si sostengono bambine e bambini nel credere nelle proprie capacità per affrontare il compito proposto.

bambini che ascoltano la maestra

Inoltre ecco offerta a noi insegnanti un’occasione d’oro per mettere al centro i nostri allievi. Che liberazione, non siamo quindi noi le uniche detentrici del sapere a scuola! E’ un gioia condividere la responsabilità dell’apprendimento di contenuti con chi è molto più saggio e spesso preparato di noi, cioè gli alunni e le alunne delle nostre classi. Mettiamoci da parte e ci accorgeremo che possiamo attingere alle conoscenze di una schiera di specialisti: scienziate, chimici, matematici, linguiste, atlete, psicologi, medici e botaniche.

Attivare le preconoscenze nella fase iniziale fa anche risparmiare tempo che a scuola, si sa, non è mai abbastanza.

Mi spiego meglio: il tempo si risparmia perché fin da subito si vanno a consolidare delle conoscenze che sono già in possesso. L’insegnante ha poi anche la possibilità di avere il polso della situazione rispetto a quanto già conosciuto, ma anche rispetto ad eventuali false conoscenze. Ti accorgerai così di quali sono le “misconcezioni” e i miti da sfatare presenti nel bagaglio di conoscenze dalla classe e saprai meglio come aggiustare il tiro del percorso progettato.

Tecniche per attivare le preconoscenze

lezione con brainstorming

Le tecniche per attivare le preconoscenze sono molte, ora ti illustro le mie preferite:

  • la proposta di una situazione stimolo: la visione di un film, un’uscita sul territorio, un esperimento, un’intervista, un albo illustrato e chi più ne ha, più ne metta. Valuta l’età dei tuoi alunni, poi predisponi una situazione stimolo adatta a loro. Vedrai che la curiosità diventerà palpabile, la motivazione si alzerà molto e le domande inizieranno a fioccare come neve a Natale!
  • un brainstorming: a voce con qualcuno che prende appunti alla lavagna, con un post-it a testa da incollare ad un cartellone. Esistono anche delle applicazioni della LIM come ad esempio Padlet se non hai a disposizione dei post-it di carta. Le modalità sono molte e varie!
  • la presentazione di mappe concettuali o schemi anticipatori da parte dell’insegnante o degli alunni.
  • una conversazione con gli alunni: senza giudizio, l’insegnante può guidare una chiacchierata di gruppo sull’argomento che si è deciso di trattare. La conversazione può essere stimolata e resa più inclusiva se si utilizzano brevi-video, flash card, immagini o grafiche animate.

Quali sono le tecniche che utilizzi in classe per iniziare la lezione o un percorso didattico? Oppure quali sono le tecniche che hanno utilizzato con te che non hanno funzionato per niente quando eri alunnə?

Seguimi sul blog e su Instagram per altri contenuti di educazione rispettosa e didattica attiva.

Condividi

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *