Che scuola primaria sia: cosa sono i prerequisiti per la classe prima e attività per consolidarli
Quando inizia la scuola primaria, è inevitabile che i genitori dei bambini e delle bambine che iniziano la classe prima abbiano molte domande. Una fra queste sicuramente è: che sia pronto il mio fanciullo per imparare a “leggere, scrivere e fare di conto”? Scopriamo allora insieme che cosa sono e quali sono alcuni importanti prerequisiti per affrontare al meglio l’inizio della scuola primaria.
Ciao, sono Irene Cavicchioli.
Mi occupo di educazione rispettosa e didattica attiva ogni giorno, mentre faccio la maestra di scuola primaria.
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Nella seconda parte di questo articolo ti suggerisco anche alcune attività utili che puoi proporre a tuo figlio o tua figlia per potenziarli. Leggi fino alla fine per capire come scaricare gratuitamente una risorsa molto utile che ho costruito proprio per lavorare sui prerequisiti della scrittura. Se non l’hai ancora fatto puoi leggere anche questo articolo in cui ti elenco una serie di considerazioni che possono aiutarti a scegliere la scuola primaria o dell’infanzia giusta per le esigenze della tua famiglia e del tuo bambino o della tua bambina.
- Che cosa sono i prerequisiti a scuola?
- Quali sono i prerequisiti per affrontare la classe prima delle scuola primaria?
- Che cosa dicono le Indicazioni nazionali in merito?
- Sviluppare i prerequisiti attraverso il gioco
- Attività per sviluppare e lavorare i prerequisiti per la scuola primaria
- Consigli pratici per potenziare le abilità per imparare a scrivere
Che cosa sono i prerequisiti a scuola?
Per prerequisiti si intende che cosa devo saper fare prima di poter imparare altre abilità. Mi spiego meglio con degli esempi: per riuscire a camminare, il prerequisito è essere capaci di stare in piedi. Per poter riuscire a correre, il prerequisito è aver prima imparato a camminare… e via dicendo.
Se hai letto il mio articolo su quali sono alcuni dei bisogni fondamentali dei bambini che hanno meno di sei anni per prepararli (anche) alla scuola primaria, hai capito che tutto il lavoro educativo in casa, ma anche a scuola, fatto prima della classe prima è fondamentale.
Infatti in ogni fase del loro sviluppo, bambini e bambine hanno dei bisogni naturali, nel senso che queste esigenze emergono con o senza l’adulto ed indipendentemente dal contesto. Se i bisogni che il bambino ha naturalmente prima dei sei anni verranno soddisfatti e correttamente sostenuti, se bambini e bambine verranno rispettati e visti per quello che sono, saranno pronti poi a gettarsi a capofitto a soddisfarne altri di bisogni, cioè quelli che emergeranno nella fase successiva. Ad esempio, potranno dedicarsi al loro bisogno di comunicare in modi diversi quindi anche imparando a scrivere, oppure al loro bisogno di conoscere cose nuove ed informarsi grazie alla lettura.
Quali sono i prerequisiti per la classe prima della scuola primaria?
Proverò quindi a farti il riassunto del riassunto di quali sono i prerequisiti che permettono a bambini e bambine di affrontare al meglio la prima elementare. Per approfondire ed avere una visione più completa ti consiglio in ogni caso di leggere le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione che è il meraviglioso documento legislativo che guida ogni giorno gli insegnanti a scuola.
Che la scuola dove va tuo figlio sia pubblica, privata, parentale, nel bosco e chi più ne ha più ne metta, questo documento è valido per tutte. E, dato che vanta quasi 100 pagine di preziosi suggerimenti, ti facilito la ricerca: a pagina 21 trovi la parte completa relativa alla scuola dell’infanzia, mentre un breve ma molto chiaro riassunto lo trovi alla fine di pagina 29.
Cosa dicono le Indicazioni nazionali in merito ai prerequisiti per la scuola primaria?
In estrema sintesi, ti riporto qui che cosa dicono le Indicazioni nazionali in merito a ciò che un bambino o una bambina dovrebbe saper fare alla fine della scuola dell’infanzia:
- Aver sviluppato il senso dell’identità personale, percependo i propri bisogni e sentimenti esprimendoli in modo via via più adeguato.
- Riconoscere presente, passato e futuro, nonché le differenze e le principali funzioni dei luoghi a lui familiari.
- Adottare corrette pratiche della cura di sé, come lavarsi le mani, vestirsi da solo, mangiare da solo.
- Saper correre, ballare, saltare, rotolare, arrampicarsi anche nei momenti di gioco… insomma vivere pienamente la propria corporeità.
- Comunicare o inventare storie utilizzando vari linguaggi come il disegno, la pittura, la musica, la drammatizzazione, la manipolazione di materiali vari.
- Usare la propria lingua per esprimersi e comunicare, cercando somiglianze tra suoni e significati esplorando rime e filastrocche.
- Ascoltare e comprendere la narrazione di storie lette, raccontate o viste.
- Avere familiarità con una prima forma di lingua scritta sperimentando e giocando con le lettere.
- Raggruppare e ordinare oggetti o materiali secondo caratteristiche diverse: forma, colore, dimensioni eccetera.
- Riconosce le parti del proprio corpo e osservare altri organismi viventi.
- Aver familiarità con i numeri a una cifra e le misure non convenzionali: saper distinguere un numero maggiore da uno minore, conoscere la differenza tra alto-basso, leggero-pesante, piccolo-grande e via dicendo.
- Individuare oggetti nello spazio utilizzando parole come davanti-dietro, sopra-sotto, vicino-lontano eccetera.
L’importanza del gioco per sviluppare i prerequisiti
Per sostenere e potenziare i prerequisiti che ti ho descritto sopra, devi essere un grande osservatore.
Infatti, se ad un certo punto vedi che tuo figlio o tua figlia naturalmente si sta avvicinando per esempio alle lettere dell’alfabeto o ai numeri, è giusto che questa sua curiosità venga sostenuta. Puoi quindi a mio parere cercare di offrirgli dei materiali o delle proposte che nutrano il suo desiderio di conoscere.
Osserva bene come risponde e che cosa fa di fronte alle tue proposte.
Non forzare e proponi tutto sotto forma di gioco.
Il gioco è infatti un’esperienza fondamentale perché è lo strumento d’eccellenza di cui ogni animale è stato biologicamente fornito per apprendere. Anche per i cuccioli d’uomo vale questa regola.
Bambini e bambine infatti apprendono se si divertono. Se si divertono a fare qualcosa, quell’esperienza (ad esempio giocare a riconoscere le lettere, giocare a contare…) rimarrà impressa nella loro mente venendo per sempre associata all’emozione della gioia, a qualcosa che fa sentire bene. Questo vale anche per noi adulti!
Non da meno giocare insieme ai nostri bambini crea occasioni di divertimento condiviso che aiutano a costruire relazioni positive.
Attività per sviluppare e lavorare sui prerequisiti per la scuola primaria
Come promesso ti descrivo qualche attività pratica utile.
Se si decide di lavorare sui prerequisiti per la scuola primaria, ciò che ti consiglio è di proporre una grande varietà di giochi dando libero sfogo alla vostra creatività.
Bambine e bambini hanno bisogno di esperienze concrete e reali: io infatti non sono a favore del potenziamento dei prerequisiti per la scuola primaria utilizzando schede e fotocopie.
Per sviluppare la lateralità, che è fondamentale anche per lo sviluppo del linguaggio, meglio andare a fare una bella nuotata. Anche imparare ad andare in bicicletta al posto di imparare a compilare schede di pregrafismo è sicuramente più formativo.
Potete poi proporre dei giochi orali con le lettere, come ad esempio sillabare le parole fingendo di parlare come un robot o giocare con le rime.
Per esercitare la memoria si possono utilizzare conte e filastrocche. Si può esplorare l’ambiente circostante andando a caccia di oggetti usando i numeri: foglie con 5 punte, quadrifogli, 10 tipi di fiori diversi e via dicendo. Battere il tempo sulla musica e giocare con i ritmi delle canzoni è un altro modo per lavorare sui prerequisiti per la scuola primaria.
La manualità si può sviluppare dando forbice e colla: se il bambino è poco esperto con la forbice, ovviamente taglierà storto all’inizio. Se sarà però sempre l’adulto a tagliare per lui in virtù di avere un taglio bello, quando il bambino imparerà a tagliare dritto?
Imparare a scrivere: consigli per prepararsi alla classe prima
Per quanto riguarda le abilità di scrittura, a queste è strettamente correlato lo sviluppo della motricità fine. Per farlo io consiglio di impastare pizza, pane e biscotti. Offri la possibilità di infilare perle, di annodare funi, di arrampicarsi sugli alberi, di fare la maglia, di aprire baccelli di fagioli e coltivare un orto (rigorosamente senza guanti).
Ti suggerisco inoltre quando possibile di mettere a sinistra rispetto al foglio matite, penne e pennelli che il bambino dovrà usare. In questo modo lo sosterrai nell’interiorizzare la direzionalità della scrittura che, nel caso del nostro alfabeto, va da sinistra verso destra.
Inoltre, per sviluppare la corretta impugnatura di una matita o di una penna, io consiglio di non utilizzare matitoni o pennarelli grossi. Le manine dei bambini sono piccole ed hanno bisogno di materiali di dimensioni adeguati a quelle! Una conta che avevo trovato in un libro della Erickson che utilizzo in classe per aiutare i miei alunni ad impugnare correttamente la matita è quella che vedi sotto. Ti lascio anche il segnalibro che ho costruito, penso che se lo stampi possa tornarti utile:
Pollice, indice: bacini, bacetti.
Sotto c’è il medio che li tien stretti.
Mignolo e anulare si devon riposare.
Scrivo un po’ qua, scrivo un po’ là,
la mia mano contenta sarà!
Infine, puoi proporre delle attività sensoriali sulle lettere dell’alfabeto simili a quelle che vedi qui.
Iscrivendoti alla mia newsletter ti arriverà subito nella casella mail la mia dispensa con l’ALFABETO IN FLASHCARD da stampare. Il materiale che scaricherai contiene 78 flashcard di lettere: 26 in stampato maiuscolo, 26 in stampato minuscolo, 26 in corsivo.
Vi troverai ulteriori miei consigli su come proporre delle attività allo scopo di rendere l’approccio alla lettura ed alla scrittura un momento divertente e motivante.
Questo articolo contiene link affiliati.
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